Rieccomi qui in una data importante, la festa della liberazione. In questo giorno rifletto sempre sulla libertà in ogni sua forma. Cos’è per te la libertà? Quanto ti senti davvero libera/o di esprimerti e di essere chi vuoi?
Credo profondamente sia proprio questa una delle chiavi della gioia pura. Ed ecco perché in questo periodo ti presento Eufrosine, la musa considerata personificazione della gioia e della gratitudine.
Proprio il suo nome, composto da εὖ, “bene”, e φρονέω, “pensare” significa letizia, quasi ad evidenziare come il pensare bene porti alla felicità dell’essere.
Eufrosine era invocata dagli artisti per ottenere la benedizione della gioia e dell’euforia nella loro musica e nelle loro creazioni poetiche. La sua presenza spirituale era spesso considerata come una fonte di allegria e serenità.
Le sue origini e la sua genealogia sono strettamente legate alla mitologia greca, mentre la sua iconografia e simbologia informano su come sia stata raffigurata e interpretata nell’arte e nella cultura.
Come figlia di Zeus e di Mnemosine, era una delle nove Muse, condividendo la sua genealogia con le sue sorelle, Calliope e Erato. Le Muse erano venerate come fonti di ispirazione per le arti, in particolare per la musica, la poesia e la danza. Come una delle Muse, Eufrosine incarnava il potere di ispirazione e guidava gli artisti nel loro processo creativo.
L’iconografia di Eufrosine ha subito diverse rappresentazioni nel corso dei secoli. Nella maggior parte delle illustrazioni antiche, veniva raffigurata come una giovane donna di bell’aspetto, talvolta con un copricapo di fiori o una ghirlanda di rose intrecciate tra i capelli. Spesso indossava una tunica elegante e teneva in mano un flauto o uno strumento musicale simile. Queste raffigurazioni visuali sottolineavano la sua connessione con l’arte della musica e la sua capacità di portare gioia e felicità attraverso il suono.
Simbolicamente, la musa era associata a molteplici concetti. Nell’arte, Eufrosine è talvolta associata a altre figure mitologiche. Ad esempio, è spesso raffigurata insieme alle Grazie, le dee della bellezza e dell’eleganza, con le quali condivideva un’impronta simbolica simile. In altre raffigurazioni, viene accompagnata da Apollo, il dio della musica, e da altre Muse, in un’allegoria della collaborazione artistica e dell’ispirazione collettiva.
L’eredità di questa musa si riflette nel nostro modo di considerare la gioia e la gratitudine come aspetti fondamentali della nostra esperienza umana. La sua figura come musa della gioia ha influenzato artisti e poeti nel corso dei secoli, spingendo alla creazione di opere che catturano e celebrano l’essenza della felicità e del godimento della vita. Come icona culturale, Eufrosine continua ad ispirare le persone a perseguire la gioia e l’apprezzamento nella loro vita quotidiana.
Tornando alla libertà e alla bellezza irresistibile che la gioia conferisce a chiunque la provi, ti invito ad approfondire con me queste altre due figure mitologiche dal carattere magico e prorompente. Nel video ti racconto di Iside e Afrodite, dee dell’amore, della bellezza, della magia e di tanto, tanto altro… fammi sapere come sempre, cosa ne pensi!
W la libertà!