Polimnia, la Musa del Canto e degli Inni sacri

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In questo giorno dedicato agli angeli e ai nonni (che secondo me spesso si scambiano i ruoli <3), in cui entriamo nel vivo della stagione, non posso non dedicare un piccolo pensiero poetico all’autunno.

Alcuni credono che l’autunno sia il periodo più triste dell’anno, altri che sia quello più eccitante: cioccolate calde, pioggerelline che rigano le finestre e decorazioni di zucche e foglie colorate ovunque. Per me è senza dubbio un tempo di contemplazione e raccoglimento, in cui il clamore luminoso dell’estate fa spazio ad un silenzio più intimo, onirico, nutriente e trasformativo. In questo mese adoro meditare sulla trasformazione del “mosto in vino” e sui misteri dionisiaci in cui proprio il vino faceva da protagonista. Era soprattutto l’ebbrezza, la protagonista… lo sconfinamento dei ranghi sociali per esplorare l’ignoto dove si trova il divino. Quello che nel mio libro Eros Sacro descrivo nei suoi molteplici aspetti ed effetti.

E tu, come vivi l’autunno? Hai qualche idea da condividere nel blog? Scrivicela qui sotto.

La musa che ho scelto per accompagnare il mese di ottobre è Polimnia, la custode della lirica o della poesia sacra.

Con l’augurio che tu celebri ciò che ritieni sacro nella tua vita, ti racconto un pò di lei.

Polimnia, la musa della poesia sacra o lirica, è rappresentata come una giovane donna solenne e regale, spesso con un’espressione seria e meditativa. Nella maggior parte delle rappresentazioni, è ritratta seduta o in piedi con una mano appoggiata al mento, a simboleggiare la riflessione e la profondità del pensiero. Polimnia di solito indossa un abito formale e, a differenza di altre muse, non è spesso raffigurata in movimento, ma piuttosto mostra un atteggiamento di solennità e tranquillità.

Iconografia:
Rappresentata frequentemente con una corona di foglie d’alloro sulla testa, un simbolo di onore e gloria che le viene attribuito come musa della poesia. A volte può essere anche coronata con un diadema reale o un intreccio di fiori. Ha spesso una lira in mano, uno strumento musicale associato alla poesia e alla lirica.

Simbologia:
Come musa della poesia sacra o lirica, Polimnia incarna l’ispirazione che guida i poeti nella scrittura di inni, odi e poesie religiose. Il suo atteggiamento serio e riflessivo simbolizza la concentrazione profonda richiesta per la creazione di opere poetiche di valore spirituale ed estetico. La sua corona di alloro rappresenta anche la vittoria e il riconoscimento per gli artisti che realizzano opere di grande eccellenza.

Origini:
Polimnia, figlia di Zeus e Mnemosine, era una delle nove muse nate dalle acque del fiume Pierio. Era considerata la musa più sacra e divina e la sua voce si diceva che fosse la più dolce tra tutte le muse sue sorelle a cui erano consacrate le arti e le scienze.
Si diceva che il suo canto avesse il potere di calmare gli animi, ispirare l’amore per la bellezza poetica e portare armonia e serenità.

L’eredità di Polimnia si trasmette ancora oggi attraverso la sua rappresentazione iconografica e il suo ruolo come musa della poesia sacra e lirica. La sua figura offre un’ispirazione per i poeti e gli scrittori, sottolineando l’importanza del pensiero riflessivo e dell’espressione poetica nella società moderna.

A proposito di poesie…
Stavolta ti lascio con un inno meraviglioso, scritto nientemeno che a Madre Teresa di Calcutta.

Buon Autunno a te!

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